venerdì 30 gennaio 2009

L'ISOLA CUORE

Tanto per cominciare questa storia un CIAO a tutti, conosciuti e non, da questo Blog!
Siamo ormai a -10 dalla partenza di questa mia nuova bici-avventura che questa volta mi porterà in uno degli angoli più remoti ed intatti del pianeta.
Intanto devo dire che per uno come me che ha un rapporto così conflittuale con quella "macchina infernale" (citando Marco) che è internet, è già stata un'avventura riuscire ad aprire questo Blog. E' stata dura avventurarsi nella selva per me inesplorata dei POST, URL, BUZZ, DRAFT, WIDGET...ma alla fine, anche se con fatica, l'ho spuntata io e quindi eccomi qui a scrivere.
La TASMANIA dunque, l' "isola cuore" come viene soprannominata per la sua forma e conosciuta soprattutto per il suo più famoso abitante: il dispettoso diavoletto "TAS" dei cartoni.
Insomma terra pressocchè sconosciuta al viaggiatore ed al turista italico, tanto che l'unica guida specifica l'ho potuta trovare solo in una libreria di Londra e scritta in inglese, quindi dato il mio "very bad english" credo che mi servirà soprattutto per guardare le figure e poco più.
Perciò in attesa del viaggio vero e proprio mi sembra opportuno dare qualche info in più su quest'isola misteriosa, che a qualcuno potrebbe anche interessare.
Intanto la Tasmania non è uno stato ma una regione appartenente all'Australia. Si tratta appunto di un'isola collocata 240 km. a sud della sua madre patria, da cui la divide lo Stretto di Bass, un braccio di mare tra i più infidi e tempestosi del mondo.
E mò beccatevi i dati che seguono:
-DISTANZA DA CASETTA MIA: 18.500 km. (misurati col righello sul planisfero appeso nella mia cucina) quindi il posto più distante da S.Liberale dopo la Nuova Zelanda.
-SUPERFICIE: 90.000 km/q, cioè grande pressappoco come l'Irlanda.
-ABITANTI: ca. 500.000, di cui 200.000 nella capitale Hobart, per una densità di solo 7 abitanti per km/q. Insomma da quelle parti quando ci si incrocia per la strada è sempre una festa...
-TERRITORIO: grandi estensioni di foresta pluviale temperata, di cui buona parte inesplorata, nella parte O. e S./O., ambienti quasi alpini al centro con boschi, laghetti,cascate e montagne di roccia; a S./E. brughiere e scogliere battute dal vento dell'Antartico, mentre nella parte E. si susseguono spiagge simil-caraibiche e mare cristallino.
-ZONE PROTETTE: con i suoi 20 Parchi Nazionali e le 14 Riserve Naturali, che coprono il 37% del suo territorio, la Tasmania è la regione al mondo con la percentuale maggiore di territorio protetto. Insomma un vero paradiso per chi ama la natura.
Altro invidiabile record è che qui esiste l'aria più pura del pianeta ed inoltre l'acqua di fiumi e laghi è quasi sempre bevibile per l'assenza d'inquinamento e la mancanza dell'infida "giardia".
-CLIMA: temperato, con estati piuttosto miti e non troppo piovose (min. tra gli 8-13° e max. tra i 20-28°) ed invernate freddine ma non troppo e piovosissime.
Altro record di laggiù è appunto la quantità d'acqua che il cielo rovescia, soprattutto d'inverno, sulle foreste del S./O., pare addirittura 6 m. di media!
Per fortuna che io lì ci capiterò d'estate, altrimenti al posto della mia inseparabile compagna di viaggio a due ruote mi sarebbe stato più utile un pedalò...
-GENTE: i "Tassie" sono considerati tra le genti più aperte ed ospitali che si possano incontrare in giro per il mondo, ed io spero che sia proprio così.
Purtroppo dei veri padroni di casa, gli aborigeni nativi, non ne è rimasto più nemmeno uno (l'ultimo è scomparso nel lontano 1876) sterminati da noi occidentali civilizzati (!?) che appena messo piede su questa terra, e cioè nel 1642 con l'esploratore olandese Abel Tasman, abbiamo iniziato da subito a praticare il non nobile sport della pulizia etnica, vista la cronica avversione dei nostri antenati per tutto ciò che appariva diverso.
Bene, che dire ancora se non che questi dati, come colpi di pennello hanno iniziato a formare un poco alla volta un quadretto di quest'isola verde che è lì appeso con il suo chiodino nel bel mezzo della parete del mio immaginario, ed io non vedo l'ora di andare a verificare se tutto ciò corrisponde alla realtà.
Tra dieci giorni appunto, se Dio lo vorrà....

martedì 27 gennaio 2009