mercoledì 4 marzo 2009

SEE YOU "ISOLA DELLE MERAVIGLIE", CIAO (bilancio di una bella avventura).


Launceston, 05.03.09 h.9.00 (h. 23.00 in Italia)







"Non sono le persone che fanno i viaggi
sono i viaggi che fanno le persone"
JOHN STEINBECK

E cosi' ora e' proprio finita.
Una gran bella avventura, quella che avevo cercato e desiderato e che ho vissuto quaggiu', dall'altra parte del mondo.
Un' altra esperienza che mi ha arricchito regalandomi tanti momenti di rara intensita', attimi di gioia e di stupore nei confronti una natura prorompente, generosa ed incontaminata, ed anche situazioni di difficolta' e di crisi che ci stanno, ci devono stare, perche' sempre aiutano a crescere ed a non perdere l'umilta'.
In questo momento dentro di me c'e' un gran caleidoscopio di immagini, paesaggi, colori, sensazioni, odori, e tanto altro, tutto mescolato insieme. Albe australi e tramonti infuocati, notti di bufera e notti piene di stelle, montagne che si specchiano in laghi azzurri, torrenti e cascate, circondati da distese senza fine di foresta primordiale. Spiagge si sabbia bianca e finissima,baie di acqua cristallina ed oceano dalle onde impetuose che si infrangono su alte scogliere.
E poi ancora gli incontri furtivi ed emozionanti con gli animali selvatici.
I sorrisi della gente ed i tanti pollici (o indici) alzati in segno di saluto ed incoraggiamento.
E sopra a tutto una indefinibile ma persistente sensazione di "terra di frontiera", di "ultimo Far West".
Ci sara' tempo per sedimentare e per vedere con piu' chiarezza cosa mi avra' lasciato di se questa terra cosi' lontana e cosi' forte.
Vorrei cercare di rinchiudere la mia esperienza in una definizione sintetica, ma ancora non ci riesco, ed allora mi affido alle parole di qualcuno di queste parti (spero non se ne abbia a male), Marc Webber, pilota di Formula 1: "amo Tassie per la sua assoluta ruvidezza, il suo senso di lontananza, e la sensazione che tu puoi davvero fuggire dalla vita quotidiana. Il suo essere selvaggio ti rende molto umile ed insignificante".
Si, e' proprio cosi'. E' stato cosi' anche per me, che questa terra l'ho attraversata lentamente e silenziosamente, con una bicicletta, ed anche se in poco tempo mi ha lasciato ricordi che non dimentichero'.
See you Tasmania. Ciao...

...ma ora e' gia' il momento di voltare lo sguardo verso casa, perche' partire non deve mai essere una fuga, ma un momento di arricchimento personale, l'acquisizione di un bagaglio di conoscenza e di esperienza che va riversato, nel momento del ritorno, nella nostra vita quotidiana.
Cosi', nel giro di un attimo, rivolgo lo sguardo per la prima volta da quando sono partito a tutto quello che ritrovero' tra poco: individualismi, menefreghismi, egoismi, leghismi; tanta, troppa gente perennemente insoddisfatta, insofferente, intollerante; fiumi di TV spazzatura pieni di "Grandi Fratelli" ed "Amici" di cartapesta; e per finire un premier di pastica (ma del resto, che cosa non e' piu' di plastica nella nostra societa'?) che e' riuscito nella bella impresa di trasformare un popolo di cittadini in una schiera di sudditi.
Nooo! 'Switch off, quickly', Angelo. Al piu' presto, altrimenti non rimetteresti nemmeno il piede sulla scaletta dell'aereo.
Pensa a quello che hai lasciato a casa, e che veramente conta per te ( e che dopo solo un mese ti manca infinitamente!): gli affetti piu' cari, gli amici, le tante persono a cui vuoi bene e che ti vogliono bene, gli studenti, i ragazzi della Polisportiva, ed ora anche gli "amici del Blog".
Per loro, per tutti loro vale sempre la pena tornare, ed io ora non vedo veramente l'ora di ritrovare tutti.
Per tutto il resto, si vedra'...
CIAO A TUTTI! A PRESTO!

angeloinbici

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